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Fioretto
Pistorio: “I campionati italiani a squadre? Esperienza bella e divertente”
Ha partecipato ai campionati italiani a squadre andati in scena a Napoli, conquistando coi suoi compagni un ottimo sesto posto.
Federico Pistorio era uno dei quattro componenti della squadra di fioretto del Frascati Scherma, “capitanata” da Guilherme Toldo e formata anche da Federico Colamarco e Alessandro Gridelli. Il catanese classe 2000, arrivato due anni fa nel club tuscolano, racconta le emozioni della prova:
“I miei compagni mi aveva raccontato dell’ultima edizione del 2019 a Palermo, quando si erano fermati al nono posto. L’obiettivo era migliorare quel piazzamento perché sapevamo di avere una squadra molto competitiva. E’ stata una bella esperienza, molto divertente: col Siracusa avevo disputato le serie inferiori e questa era la mia prima partecipazione alla serie A, ma lo spirito della prova a squadre è sempre affascinante per il legame che si crea coi compagni e per l’atmosfera che ovviamente è diversa dalle altre gare”.
Per la squadra frascatana lo “stop” è arrivato ai quarti al cospetto delle Fiamme Oro che si sono imposte per 45-27:
“E’ rimasto un pizzico di amarezza per quell’assalto, visto che per metà sfida c’è stato grande equilibrio e noi siamo stati anche avanti. Nel finale è venuta fuori la maggiore esperienza degli avversari e si è creato il gap”.
Pistorio, che è al primo anno di Assoluti e nei campionati italiani individuali si è fermato al turno dei 64 con Damiano Rosatelli, parla del suo approdo a Frascati e del rapporto con il maestro Fabio Galli:
“Mi manca la terra d’origine, ma mi trovo bene a Frascati anche se l’anno di pandemia è stato duro. Ora la stagione è finita per me, è stata complicata perché abbiamo fatto quasi solo allenamenti e tra gennaio e febbraio mi è pesata molto l’assenza da gare. Speriamo si ritorni alla normalità, il mio obiettivo per la prossima stagione è di disputare buone prove Open. Sono stato nel giro delle nazionali giovanili, ora ho pure partecipato a qualche collegiale con gli Assoluti, molto utile per sentire “l’atmosfera”. Col maestro Galli lavoro da due anni, anche se ci conoscevamo già quando ero a Siracusa: oltre ad essere un grande maestro è una splendida persona e questo abbinamento non è affatto scontato. La gara che mi è rimasta nel cuore? Il secondo posto e primo podio che ottenni in una prima prova nazionale Cadetti: fu un risultato sorprendente, una sorta di “trampolino” che mi è servito molto anche per l’autostima”.