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Fioretto e sciabola paralimpica
Paolucci due volte vice campione d’Italia: «Lavoro per arrivare ancora più in alto»
Gianmarco Paolucci è due volte vice campione d’Italia sia nella gara paralimpica di fioretto che in quella di sciabola, categoria B.
L’atleta tuscolano (ritratto nella foto di Augusto Bizzi) in entrambi i casi si è arreso solo all’ultimo atto al cospetto di Marco Cima e racconta tutte le emozioni della sua esperienza nella kermesse di Milano.
«Arrivato a Milano mi sono ambientato subito nel luogo di gara: il giorno prima della gara di fioretto ho avuto buone sensazioni nella prova e nel girone ho tirato bene, sereno e sicuro di me. Nelle dirette successive ho cercato di mantenere la concentrazione e fino alla semifinale ci sono riuscito: ciò mi ha permesso di tirare molto bene e di trovare nuove soluzioni schermistiche. Nella finale ho incontrato un avversario con il quale mi confronto spesso e con cui non è possibile avere cali fisici e mentali, per questo sono salito in pedana molto concentrato e allo stesso tempo emozionato. Nella prima fase dell’assalto ho tirato con un ritmo molto alto e aggressivo e ciò mi ha causato un grosso dispendio di energie, non sono riuscito a trovare molte soluzioni e per questo non sono riuscito a vincere la finale. Nella prova di sciabola sono arrivato in gara in uno stato di forma eccezionale che poche volte sono riuscito ad avere: in gara mi sentivo al top e questo mi ha permesso di vincere tutti gli assalti del girone della mia categoria e di tirare al meglio anche contro avversari della categoria superiore. Questo mi ha dato consapevolezza e mi ha ripagato del lavoro che sto svolgendo in palestra con i ragazzi normodotati e con il mio maestro Gianluca Zanzot. Alle dirette ho tirato con serenità e al meglio. Il mio intento è stato quello di mantenere la concentrazione che avevo nella prima fase di gara: sono salito in pedana con consapevolezza dei miei mezzi e determinazione e ho tirato in finale molto bene nella prima fase e nel finale per merito del mio avversario sono stato sopraffatto. Ciò non toglie che sono molto contento dei miei risultati e del lavoro che sto svolgendo in palestra con le Fiamme Oro e con la Nazionale: penso di aver concluso un’annata di crescita dove mi sono riuscito a togliere molte soddisfazioni. Continuerò a lavorare per crescere ancora di più perché ho ancora molto da imparare per arrivare a un livello molto più alto».