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Fioretto
Llavador re di Danimarca: «Ho messo in pratica le cose su cui sto lavorando»
Nel week-end appena messo alle spalle si è tenuto un torneo satellite di fioretto a Copenaghen, capitale della Danimarca.
Davvero molto positiva la prova di Carlos Llavador, spagnolo classe 1992 che ormai da qualche anno fa parte della famiglia del club tuscolano e che viene allenato dal maestro Fabio Galli. L’iberico ha avuto la meglio ai quarti di finale del tunisino Ferjani che si è arreso col punteggio di 15-8. Decisamente più complicata la sfida di semifinale contro l’ungherese Dosa: una battaglia decisa solo all’ultima stoccata (15-14) che ha sorriso a Llavador. Difficile ed equilibrata anche la finale del torneo danese in cui l’atleta del Frascati Scherma ha battuto il cipriota Tofalides col punteggio di 15-13. Nella medesima gara vinta da Llavador, erano presenti anche altri due atleti del Frascati Scherma: Damiano Rosatelli è arrivato fino ai quarti di finale, esattamente come Federico Colamarco. Il primo (che si è piazzato al quinto posto finale) ha “sbattuto” contro il padrone di casa danese Tsoronis che si è imposto col punteggio di 15-12, mentre Colamarco (ottavo) è stato “giustiziato” all’ultima stoccata (14-15) da quel Tofalides che si è successivamente arreso a Llavador, il quale è parso molto soddisfatto della sua prova in Danimarca.
«Era una gara che mi serviva per prendere ritmo prima delle importanti prove di Coppa del mondo e in special modo prima di Bonn. Volevo vedere il livello a cui sono in questo periodo e provare alcune cose su cui sto lavorando in allenamento. La gara è iniziata molto bene nel girone, pur non avendo tanto ritmo. Successivamente sono riuscito a conquistare una buona parte del tabellone eliminatorio, tirando bene e superando i turni in maniera convincente fino alla semifinale quando ho avuto un assalto un po’ difficile in cui mi sono trovato addirittura sotto per 13-6. A quel punto ho cercato di cambiare ritmo, riuscendo a vincere all’ultima stoccata. In finale un altro assalto complicato contro un avversario che spesso fa “lo show” in pedana, ma sono riuscito a rimanere tranquillo e a batterlo. Sensazioni della gara? Sono molto contento, ho portato a casa questa vittoria e sono riuscito a mettere in pratica le cose su cui sto lavorando sia dal punto di vista tecnico che psicologico».