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Sciabola
Leo Reale: “Un europeo dedicato a papà e a tutta la famiglia”
Un europeo coi riflettori puntati.
Leonardo Reale ha partecipato alla kermesse continentale sia nella categoria Cadetti sia in quella maggiore dei Giovani, portando a casa un bottino fantastico di un argento a squadre (nell’Under 17) e un bronzo individuale e un oro a squadre (nell’Under 20). Il talentuoso sciabolatore del Frascati racconta così le emozioni vissute in Turchia:
“Ho trovato uno “slogan” per questo mio europeo ovvero “La famiglia Reale è una squadra e le squadre non si lasciano”. Ad Antalya ho avuto l’opportunità di partecipare sia all’europeo Cadetti che a quello Giovani, e tra delusioni e momenti di gioia per me è stato una montagna russa di emozioni. Innanzitutto dalla spedizione Cadetti mi porto nel cuore ovviamente il secondo posto a squadre, ma anche le amicizie create e quelle consolidate con gli altri convocati perché, insieme ai miei amici più stretti, mi hanno aiutato a mandare giù il rammarico per la gara individuale. Invece per la spedizione Giovani, dove in squadra avevo anche i miei fratelli Edoardo e Valerio, posso dire di essere molto più soddisfatto sia del mio atteggiamento verso le gare, sia per la scherma espressa che è stata di un livello molto alto. La prima gara, quella individuale, è stata davvero una prova di forza: avevo voglia di riscatto, ma soprattutto avevo un maggior senso di leggerezza dovuto al fatto di essere ancora un Cadetto. Andare quasi fino in fondo con entrambi i miei fratelli nei primi otto è stato un evento storico, avere la mia famiglia accanto mi fa un effetto speciale: questo bronzo l’ho vinto insieme a loro. La gara a squadre invece l’ho vissuta molto intensamente, sapevamo di poterci giocare il titolo europeo, ma non dovevamo dare niente per scontato. In finale abbiamo avuto un momento di difficoltà, ma abbiamo reagito come una squadra o come una famiglia. Infine vorrei dedicare tutta questa esperienza di vita ai miei maestri Andrea Aquili e Marco Ciari, alla seconda famiglia che ho in palestra, a tutti coloro che mi vogliono bene e mi hanno supportato. La dedica “assoluta”, però, va alla mia famiglia, rimasta unita anche nei momenti più difficili. A papà, che non ci abbandona mai, e a tutti noi che non abbandoneremo mai lui”.